mercoledì 22 maggio 2013

PIACERE DI CONOSCERTI...DEANNA

4 pensieri...grazie



Oggi vi presento una creativa a 360 gradi. Mamma infaticabile di tre bambini con la passione del riciclo fin da piccola.
Ma inutile perdersi in chicchiere, passaimo all'intervista e scoprirete che vulcano di idee!

Ciao Deanna, come vuoi presentarti ai lettori di MOSTRACCI?

Ciao a tutti! Mi chiamo Deanna, classe 1978, titolare di 3 figli, un marito, 2 pesci rossi e di un piccolo orto-giardino in divenire. Ho una quasi-laurea specialistica in farmacia (chiusa in un cassetto dove, credo, resterà tale per sempre) e sono da parecchi anni appassionata di autoproduzioni e di stili di vita sostenibili. Ho iniziato da ragazzina imparando dalla nonna a confezionarmi i vestiti, per poi passare, divenuta mamma, ad altri articoli, come i giochi, i pannolini lavabili, i supporti per portare i bambini, cosmetici-detersivi-saponi...le cose delle quali avevo bisogno io per prima, insomma!Ora mi sto pian piano dirigendo soprattutto sul cibo, dalla semplice trasformazione alla produzione delle “materie prime”. In tutto questo si intreccia il piacere per il riciclo, per il rinnovare le cose che altrimenti andrebbero buttate...in particolar modo, negli ultimi due anni, ho scoperto alcune delle possibilità della camera d'aria dei trattori (e delle biciclette)...




Come è iniziata la tua passione per l'hand made e soprattutto per il riciclo?

Credo che la passione per il riciclo getti i suoi semi nell'infanzia un po' per tutti, anche se spesso poi viene abbandonata per cose “più serie” o “più trendy” (per fortuna di questi tempi anche il riciclo è diventato trendy!!!).
Fin da piccola mi piaceva utilizzare gli scarti, i rifiuti -adoravo seguire il nonno dal rottamiere!-, le cose che agli altri non piacevano più, per giocare o per realizzare oggetti che fossero di mio gradimento:ogni volta che incappavo in qualcosa di vecchio e magari un po' sporco ma capace di stimolare la mia fantasia mi sembrava di avere fra le mani un tesoro al quale potevo ridare vita...da grande poi ho capito che era effettivamente così, con un surplus di “buona azione” ecologica! In effetti preferisco utilizzare materiali che non vadano ad incrementare ulteriormente la quantità già enorme di rifiuti che produciamo ma preferisco, quando possibile (e lo è quasi sempre) allungare la vita a quel che già c'è e che finirebbe comunque in discarica o simili, oppure materiali riciclabili come il rame o il vetro.

Sei autodidatta ho hai fatto una scuola specializzata?

Sono autodidatta, anche se le donne di famiglia mi hanno fornito le basi per il cucito e l'uncinetto ed ho avuto ottime insegnanti di ceramica (al momento ho accantonato questa mia grande passione per motivi di tempo e concentrazione necessari, perchè con tre figli che gironzolano i lavori vanno presi in mano e accantonati mille volte...credo che questo sia incompatibile con certe tecniche).
Cerco di documentarmi il più possibile sugli argomenti che mi interessano e di avere scambi con altre persone creative, per entrambe le cose il web è fondamentale.

Hai uno spazio tutto tuo dove creare?

Sono fra le fortunate ad avere unospazio tutto mio, seppure debba spesso condividere la mia craft room con i panni stesi ad asciugare o in attesa di essere piegati e/o rammendati (e ce ne sono sempre tantiii!!!)...
Poichè mi piace sperimentare una gamma disparata di materiali e di tecniche (non ce la faccio, proprio non riesco a fissarmi su una!), colori e pennelli, metalli, martelli, seghetti, tessuti, feltro, rame, erbe e prodotti “chimici”(le cose che uso per cosmetici e saponi, in genere commestibili), argilla e libri e piante devono convivere tutti insieme, conferendo alla stanza l'aspetto della capanna di Mago Merlino nel film Disney.
Appena il tempo lo permette, però, finisco con il lavorare all'aria aperta, scalza e seduta per terra.




Come definiresti la tua giornata tipo?

La mia “giornata tipo” è un dibattermi alla ricerca dell'ispirazione e del tempo per mettermi davvero al lavoro:in genere, trovata una perdo l'altro”. La mia “giornata ideale” invece è equamente divisa fra la cura della famiglia, la cura del mio “giardino commestibile” ancora mooolto in divenire e la cura della mia creatività. I momenti magici -ogni tanto ci sono!-sono quelli in cui sto seduta nel prato,all'ombra del vecchio ciliegio,cucendo una borsa, mentre i figli giocano tranquilli vicini a me.

Progetti per il futuro e sogni nel cassetto?

La priorità per me in questo momento è quella di imparare ad organizzare le mie giornate in maniera efficiente, affinchè rimanga lo spazio per tutte le cose che mi stanno a cuore.
Sono cresciuta, purtroppo, associando la creatività al disordine e all'improvvisazione per cui, amandola, non mi sono mai data da fare per cercare di interiorizzare disciplina, ordine e costanza. Ora invece so che dietro alle cose belle ci sono anche duro lavoro e attenzione ai particolari. Ho imparato che lavoro meglio se il mio tavolo è sgombro dalle cose non indispensabili e se il pranzo è già pronto per quando arriverà la truppa, in modo da potermi focalizzare su quel che sto facendo.
Sogni nel cassetto? Poter essere il più possibile autosufficiente, coltivando la terra con metodi naturali e vivere del mio lavoro, anche quello creativo.

Hai qualche consiglio da dare a chi inizia adesso l'avventura nel mondo della creatività?

A chiunque consiglierei di non lasciarsi mai intrappolare dalla paura del giudizio, non solo di quello altrui, ma anche del proprio. Di trattare il piccolo artista-bambino che è in noi con rispetto e incoraggiamento. Sempre.

E questi sono i link da visitare:





Allora fate con calma e fatemi sapere cosa ne pensate, io la trovo bravissima!

4 commenti:

Stefania ha detto...

Mi hai incuriosita! Vado subito a trovarla!

Unknown ha detto...

Mi piace questa nuova amica e sopratutto il suo consiglio finale!Vafo a curiosare nel suo blog!
Bacioni a te.

Unknown ha detto...

grazie per avermela fatta conoscere

Gemma ha detto...

Cercherò di fare tesoro del suo consiglio!